Meranite -
Merano ha una sua pietra
Milioni di anni fa, nella gola della Val di Nova si è sviluppata una pietra molto particolare (il termine gemmologico officiale è Diaspro o anche Bergherite, secondo il nome del suo scopritore, Paul Berger †2008). Le sue caratteristiche lo rendono un minerale unico al mondo e per questo oggi viene battezzato con il nome della sua città di provenienza: “meranite”.
La bellezza di questo minerale e le sue vene rosso fuoco esplode nella sua forma di gioiello, grazie al duro lavoro del collezionista di minerali Martin Berger, i due levigatori di pietre Sepp Frei e Giuliano Canada e l’orafo Konrad Laimer.
In occasione della presentazione “Meranite – Merano ha una sua pietra preziosa” il geologo Volkmar Mair spiegavano le origini della pietra e le peculiarità della regione vulcanica di Merano, Bianca Cappello, storica e critica del gioiello, Professoressa universitaria a Milano e Venezia e autrice di libri, raccontava il valore del Meranite e della sua influenza nel settore dei gioielli.
La bellezza di questo minerale e le sue vene rosso fuoco esplode nella sua forma di gioiello, grazie al duro lavoro del collezionista di minerali Martin Berger, i due levigatori di pietre Sepp Frei e Giuliano Canada e l’orafo Konrad Laimer.
In occasione della presentazione “Meranite – Merano ha una sua pietra preziosa” il geologo Volkmar Mair spiegavano le origini della pietra e le peculiarità della regione vulcanica di Merano, Bianca Cappello, storica e critica del gioiello, Professoressa universitaria a Milano e Venezia e autrice di libri, raccontava il valore del Meranite e della sua influenza nel settore dei gioielli.
La Meranite, appartenente alla famiglia del diaspro, formata da quarzo con importanti sedimentazioni di ferro, zolfo e di rame, ci trasmettono esplosioni di forme fluide e colori accesi catturando l’attenzione di chi ne ammira la potenza compressa in turbini di rosso e di verde scuro illuminato da lampi di arancione con spruzzi di bianco impressi in uno scatto istantaneo che fa impallidire l’Arte astratta.
Paul Berger, appassionato collezionista di minerali e alpinista esperto, nel 2007, grazie a queste sue qualità, è stato tra i primi scopritori della Meranite creando le basi per una sua prima valorizzazione. L’improvvisa e tragica scomparsa di Paul proprio mentre era sulle tracce di questo misterioso e inaccessibile minerale, hanno arrestato il suo lavoro mettendo una pausa alla risonanza di questa pietra.
A distanza di 10 anni, il velo di nebbia calato sull’esclusiva, rarissima Meranite è squarciato grazie al maestro e artista orafo altoatesino Konrad Laimer, da anni attento osservatore e appassionato sperimentatore dei materiali della sua terra. Attraverso esposizioni di successo - tra cui le ultime con il Kunstforum Unterland nella Galleria della Comunità Comprensoriale Oltradige Bassa Atesina di Egna e a Monaco in occasione di Schmuck, la più importante rassegna di gioiello contemporaneo al mondo - i gioielli di Konrad Laimer hanno parlato dei materiali e delle tradizioni del Trentino Alto Adige portando all’attenzione di un pubblico internazionale e colto il rame della Valle Aurina, il marmo Lasa della Val Venosta, il corno del camoscio alpino, le cortecce e le essenze degli alberi locali, delle viti e delle mele delle fertili vallate in cui è nato e che da sempre fanno parte del suo paesaggio.
Ogni materiale usato da Konrad è tradotto in gioielli capaci di raccontarne la storia del luogo in sintonia con un linguaggio contemporaneo, elegante e sofisticato, percepibile dal pubblico in modo naturale e spontaneo.
Così come per le precedenti collezioni, anche per la Meranite Laimer ha percepito il potenziale espressivo assumendosi la responsabilità di creare una linea di gioielli belli e portabili in grado di esaltare l’unicità della pietra legandola al corpo che la indossa.
Paul Berger, appassionato collezionista di minerali e alpinista esperto, nel 2007, grazie a queste sue qualità, è stato tra i primi scopritori della Meranite creando le basi per una sua prima valorizzazione. L’improvvisa e tragica scomparsa di Paul proprio mentre era sulle tracce di questo misterioso e inaccessibile minerale, hanno arrestato il suo lavoro mettendo una pausa alla risonanza di questa pietra.
A distanza di 10 anni, il velo di nebbia calato sull’esclusiva, rarissima Meranite è squarciato grazie al maestro e artista orafo altoatesino Konrad Laimer, da anni attento osservatore e appassionato sperimentatore dei materiali della sua terra. Attraverso esposizioni di successo - tra cui le ultime con il Kunstforum Unterland nella Galleria della Comunità Comprensoriale Oltradige Bassa Atesina di Egna e a Monaco in occasione di Schmuck, la più importante rassegna di gioiello contemporaneo al mondo - i gioielli di Konrad Laimer hanno parlato dei materiali e delle tradizioni del Trentino Alto Adige portando all’attenzione di un pubblico internazionale e colto il rame della Valle Aurina, il marmo Lasa della Val Venosta, il corno del camoscio alpino, le cortecce e le essenze degli alberi locali, delle viti e delle mele delle fertili vallate in cui è nato e che da sempre fanno parte del suo paesaggio.
Ogni materiale usato da Konrad è tradotto in gioielli capaci di raccontarne la storia del luogo in sintonia con un linguaggio contemporaneo, elegante e sofisticato, percepibile dal pubblico in modo naturale e spontaneo.
Così come per le precedenti collezioni, anche per la Meranite Laimer ha percepito il potenziale espressivo assumendosi la responsabilità di creare una linea di gioielli belli e portabili in grado di esaltare l’unicità della pietra legandola al corpo che la indossa.
La collezione dei gioielli Meranite svela l’intima identità di Merano raccontando la storia più antica della sua area.
Il design pulito e minimale di Laimer è una cornice essenziale e originale che ripercorre le linee del corpo e del paesaggio umano e naturale circostante. La calma luce dell’oro e dell’argento è in grado di pacificare una pietra dal carattere forte, formata da movimenti fluidi e sedimentari bloccati da condizioni estreme ed improvvise.
La ragionevolezza della poetica di Konrad accompagna la schizofrenia dei grafici immaginari della Meranite, abbraccia il suo linguaggio cosmogonico di segni calligrafici, doma l’impeto di animali ancestrali che si muovono al suo interno: dragoni, dinosauri, tartarughe mostruose provenienti da un mondo mitologico.
La Meranite è una pietra che va rispettata, è lei a suggerire al tagliatore sensibile la sua parte migliore; abbracciata ed esaltata dai gioielli che Konrad Laimer ha pensato per ogni sua parte speciale, è pronta a confidare una storia lunga, tragica e bellissima al tempo stesso che rende ogni persona che la indossa un testimone vivente di quel misterioso mondo scomparso in cui si è generata e di cui siamo eredi.
LEGGI QUI TUTTA LA STORIA DELLA MERANITE >
La ragionevolezza della poetica di Konrad accompagna la schizofrenia dei grafici immaginari della Meranite, abbraccia il suo linguaggio cosmogonico di segni calligrafici, doma l’impeto di animali ancestrali che si muovono al suo interno: dragoni, dinosauri, tartarughe mostruose provenienti da un mondo mitologico.
La Meranite è una pietra che va rispettata, è lei a suggerire al tagliatore sensibile la sua parte migliore; abbracciata ed esaltata dai gioielli che Konrad Laimer ha pensato per ogni sua parte speciale, è pronta a confidare una storia lunga, tragica e bellissima al tempo stesso che rende ogni persona che la indossa un testimone vivente di quel misterioso mondo scomparso in cui si è generata e di cui siamo eredi.
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